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04 giugno 2020

Meghan Markle: "La vita di George Floyd contava"

La duchessa di Sussex rompe il silenzio sulla morte dell'afroamericano in un videomessaggio ai maturandi del suo ex liceo: "Quello che succede è devastante, l'unica cosa sbagliata da dire è restare in silenzio"

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Meghan Markle da Los Angeles rompe il silenzio sulle rivolte che stanno infiammando l'America e la sua città dopo la morte dell'afroamericano George Floyd, ucciso a Minneapolis dopo essere stato fermato dalla polizia. "Quello che sta succedendo nel nostro paese e nel nostro stato e nella nostra città natale di Los Angeles è assolutamente devastante", dice in un videomessaggio rivolto ai maturandi del suo ex liceo di Los Angeles, Heart High School, pubblicato da Essence.com. "Non ero sicura di cosa avrei potuto dirvi. Volevo dire la cosa giusta. Poi ho realizzato che l’unica cosa sbagliata da dire è non dire nulla perché la vita di George Floyd contava e la vita di Breonna Taylor contava e la vita di Philando Castile contava e la vita di Tamir Rice contava, e così le vite di tante altre persone di cui conosciamo i nomi e di cui non conosciamo i nomi", ha detto nel suo videomessaggio. La duchessa di Sussex, che si è trasferita a Los Angeles con Harry e il figlio Archie da pochi mesi, ha poi ricordato le parole di una delle sue insegnanti del liceo: "Ricordate sempre di mettere i bisogni degli altri al di sopra delle vostre paure", ha detto Meghan Markle, 38 anni, figlia di una donna afroamericana e di un uomo americano. "Mi dispiace così tanto che dobbiate crescere in un mondo in cui questo è ancora presente", ha detto poi riferendosi al razzismo. "Avevo 11 o 12 anni e c’erano questi disordini innescati da un insensato atto di razzismo. Ricordo il coprifuoco e ricordo che correvo verso casa mentre vedevo cenere cadere dal cielo. Ricordo di aver visto uomini sul retro di un furgone pieno zeppo di fucili e pistole. E quei ricordi non spariscono", ricorda la duchessa che già in passato aveva dichiarato di essere stata lei stessa vittima di razzismo. Per il futuro la duchessa conta sui giovani, ai quali rivolge un appello: "C’è un movimento di speranza di cui bisogna far parte. Lo stiamo vedendo proprio adesso: dallo sceriffo in Michigan o dal capo della polizia in Virginia. Stiamo vedendo gesti di solidarietà, stiamo vedendo comunità che si uniscono e provano a risollevarsi. E voi farete parte di questo movimento. Utilizzerete la vostra voce in un modo più forte di quanto abbiate mai potuto fare finora perché la maggior parte di voi ha 18 anni o sta per compierli e quindi voterà. Sono certa che, grazie agli insegnamenti che avete ricevuto a scuola, sapete che le vite dei neri contano".

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