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GENITORI E FIGLI
04 dicembre 2020

George Clooney: "I miei figli parlano italiano contro me e Amal”

L’attore, ospite al Jimmy Kimmel Live, ha rivelato un simpatico aneddoto di famiglia: "I miei gemelli mettono in riga me e mia moglie parlando italiano"

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George Clooney, 59 anni, nel corso di un’intervista al Jimmy Kimmel Live, ha raccontato un curioso aneddoto legato ai suoi due figli, i gemelli Ella e Alexander, 3 anni, avuti dalla moglie Amal Alamuddin, 42 anni. "Io e mia moglie abbiamo fatto una cosa davvero stupida. Abbiamo consentito ai nostri gemelli di armarsi di una lingua straniera. Ella e Alexander, a soli 3 anni, parlano già correntemente l'italiano, ma io e mia moglie non lo parliamo. Quindi è davvero terribile la vita familiare, perché ci mettono sempre in riga usando la lingua italiana. Se dico loro di mettere in ordine la propria stanza, mi rispondono: 'Papà str***o'”, ha raccontato scherzosamente l'attore. La scelta dell'italiano non è casuale: frequenti, infatti, sono le vacanze in Italia, di George e Amal, in particolare a Laglio, dove l’attore possiede una villa affacciata sul lago di Como. Durante l'intervista, l'attore ha anche parlato del suo lockdown in famiglia: "Durante il periodo di isolamento sono stato io lo chef di casa, e il mio studio è diventato un vero e proprio asilo nido. È stato terribile".

George Clooney di recente si era raccontato in un’intensa intervista a GQ, parlando del suo amore per la moglie Amal, sposata in Italia nel settembre del 2014, e per i loro due gemelli: "Non ho mai realizzato quanto fosse vuota la mia vita fino a quando non ho incontrato Amal. Pensavo che non avrei mai costruito una famiglia. E poi tutto è cambiato. Non avevo mai pensato a quanto la vita di un’altra persona potesse essere infinitamente più importante della mia. E poi dare vita a due bambini, che sono ancora piccoli, e hanno bisogno di tutto il tuo amore per crescere, è una cosa stupenda". L’attore aveva ripercorso anche il terribile incidente in moto avvenuto in Italia nel 2008: "Ho toccato con mano la morte. Dopo lo schianto ricordo di essere caduto pesantemente a terra e di aver sentito sotto di me i vetri del parabrezza dell’auto, che si era completamente distrutto. I miei figli avevano circa un anno e pensavo che non li avrei più rivisti. Sono stato molto fortunato a uscirne vivo".

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