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IL RACCONTO
26 novembre 2020

George Clooney: "Ho toccato con mano la morte"

L'attore ha raccontato a GQ il suo terribile incidente in moto del 2018: "Pensavo che non avrei più rivisto i miei figli"

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George Clooney, 59 anni, si è raccontato in una toccante intervista a GQ, parlando di un difficile momento della sua vita, che lo ha messo faccia a faccia con la morte, ma anche della sua carriera e dell’amore per sua moglie Amal, 42 anni, e per i loro due gemelli, Ella e Alexander, 3. Il 10 luglio 2018 George Clooney era in Italia, in Sardegna, a girare la serie Catch-22, quando, mentre si recava sul set, si è schiantato con la sua moto contro un'auto. "Dopo lo schianto ricordo di essere caduto pesantemente a terra e di aver sentito sotto di me i vetri del parabrezza dell’auto, che si era completamente distrutto. Ho toccato con mano la morte. I miei figli avevano circa un anno e pensavo che non li avrei più rivisti". George Clooney venne ricoverato all’ospedale di Olbia, dove gli venne diagnosticata una contusione al ginocchio, con venti giorni di prognosi. L'attore, ospite nel 2019 del programma This Morning di ITV aveva raccontato: "Non ho più guidato una moto dopo essere sopravvissuto a quel terribile incidente. Sono stato molto fortunato a uscirne vivo".

L’attore, a cui il magazine ha dedicato la cover di dicembre, ha parlato anche del suo amore per la moglie Amal, sposata in Italia nel settembre del 2014, e per i loro due figli, i gemelli Ella e Alexander: "Non ho mai realizzato quanto fosse vuota la mia vita fino a quando non ho incontrato Amal. Pensavo che non avrei mai costruito una famiglia. E poi tutto è cambiato. Non avevo mai pensato a quanto la vita di un’altra persona potesse essere infinitamente più importante della mia. E poi dare vita a due bambini, che sono ancora piccoli, e hanno bisogno di tutto il tuo amore per crescere, è una cosa stupenda".

George Clooney ha parlato anche della sua carriera: "Amo questo lavoro e non voglio arrivare a 60 anni preoccupandomi ancora di quello che pensano di me un direttore di casting o qualche giovane produttore cinematografico. Voglio essere protagonista della mia vita. Il regista è il pittore, scrivere e recitare sono le vernici". L’attore ha confermato anche la notizia, trapelata nel 2017, secondo cui avrebbe dato a 14 dei suoi colleghi più cari, che facevano parte di un gruppo di amici detti The Boys, una lauta somma di denaro: "Avevo deciso di dare quei soldi ai miei amici poco dopo aver ricevuto il mio compenso per il film Gravity, per sdebitarmi di tutto l’affetto e il sostegno che avevo ricevuto negli anni da loro".

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