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IL SOSTEGNO
21 settembre 2021

Angelina Jolie alle ginnaste vittime di abusi: "Ammiro il vostro coraggio"

L'attrice ha condiviso una foto con alcune delle atlete vittime di abusi sessuali che di recente hanno testimoniato in Senato

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Angelina Jolie, 46 anni, ha incontrato alcune delle ginnaste che di recente hanno testimoniato con Simone Biles davanti alla Commissione Giustizia del Senato all'udienza sulla gestione dell'Fbi dell'indagine sugli abusi sessuali di Larry Nassar, ex medico della Nazionale Usa di ginnastica artistica, condannato nel 2018 dalla giudice Rosemarie Aquilina a 176 anni di reclusione per aver molestato sessualmente oltre 150 atlete nell'arco di venti anni. L'attrice ha condiviso su Instagram una foto con le atlete Maggie Nichols, McKayla Maroney, Aly Raisman, Kaylee Lorincz e Jessica Howard, a Capitol Hill, sede del Governo degli Stati Uniti, che ospita il Senato, a corredo della quale ha espresso tutto il suo sostegno alle ginnaste. "Per me è stato un onore incontrare alcune delle coraggiose ginnaste statunitensi che sono apparse davanti alla commissione di giustizia del Senato. Ammiro il loro coraggio e impegno nel prevenire futuri fallimenti nell'investigazione sugli abusi", ha scritto Angelina Jolie a corredo dello scatto. "Come ha detto Aly Raisman nella sua testimonianza: A più di 100 vittime avrebbero potuto essere risparmiate gli abusi. Tutto ciò di cui avevamo bisogno era un adulto per fare la cosa giusta. Esprimo il mio sostegno a queste ragazze e a tutte coloro che stanno rivivendo questo trauma, in modo tale che possa avvenire un reale cambiamento del sistema #StopAllaViolenaSulleDonne", ha poi aggiunto l'attrice. L'attrice ha concluso il post dicendo di aver incontrato le atlete mentre si trovava a Capitol Hill "impegnata con i senatori per l'autorizzazione del Violence Against Women Act e per le riforme dell'Fbi, tra cui una migliore protezione dei bambini abusati".

Angelina Jolie alle ginnaste vittime di abusi: "Ammiro il vostro coraggio"

Nel corso della recente udienza di fronte alla Commissione Giustizia del Senato, Maroney, Raisman, Nichols e Biles avevano affermato che l'Fbi, nelle sue indagini, non avrebbe risposto adeguatamente alle accuse di abusi sessuali del 2015 contro Nassar. "La colpa è di Larry Nasser ma anche del sistema che gli ha consentito di continuare a perpetrare i suoi abusi. Sono una vittima di abusi sessuali e le circostanze che hanno portato a questo e hanno lasciato che continuassero sono direttamente legate al fatto che le organizzazioni create dal Congresso per proteggere me come atleta non hanno fatto il proprio lavoro", aveva detto in lacrime Simone Biles, puntando il dito contro l'Fbi, e accusando il Federal Bureau of Investigation di "negligenza" e di non essere intervenuto tempestivamente. "Non voglio che un'altra giovane ginnasta, un'altra atleta olimpica sperimenti l'orrore che centinaia di noi hanno provato a causa degli abusi di Larry Nassar. Le cicatrici di quanto accaduto continuano a vivere con ognuna di noi", aveva concluso la campionessa, vincitrice di sette medaglie alle Olimpiadi, che di recente aveva fatto un passo indietro ai Giochi Olimpici di Tokyo per dedicarsi alla sua salute mentale.

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