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CORONAVIRUS
28 ottobre 2020

Stefano Accorsi, Vittoria Puccini e altri attori spengono Instagram contro il Dpcm

Molti artisti italiani hanno sospeso la propria attività su Instagram contro il nuovo Dpcm: chiedono che i lavoratori dello spettacolo vengano tutelati

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Tutto il mondo della cultura e dello spettacolo si è mobilitato contro la chiusura dei cinema e dei teatri, prevista dal nuovo Dpcm in vigore dal 26 ottobre scorso. Unita, l’Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo, nata a giugno di quest’anno, ha diffuso un forte messaggio su Instagram per protestare, e sono tantissimi gli artisti che hanno aderito all’iniziativa spegnendo i loro profili Instagram, a partire dalla sua presidente Vittoria Puccini, 39 anni, che, solo un anno fa, si era raccontata a Verissimo. L’attrice, come tanti altri colleghi, ha condiviso su Instagram un post con il quale ha annunciato la sospensione della sua attività social: "Questa storia non è più disponibile", è l’eloquente frase scelta per dichiarare il proprio dissenso per il nuovo decreto ministeriale. A corredo del post, Vittoria Puccini ha spiegato le proprie remore e avanzato le sue proposte: "La chiusura di cinema e teatri stabilita nel DPCM del 24 ottobre, fa sì che l’Italia diventi il primo Paese Europeo a non garantire ai suoi cittadini che l’industria della cultura e dello spettacolo continui a produrre per loro (…) I teatri potrebbero restare aperti con capienza al 75%, con distanziamento sociale, con orari anticipati a prima del coprifuoco e fondi di ristoro governativi per i mancati guadagni del settore, sofferti soprattutto da parte degli interpreti. Nessun ragionamento è stato fatto in tal senso, ma si è preferito procedere con la chiusura in blocco del settore. Teatro e cinema, tuttavia, sanno convivere con il Covid, perché su 344.000 spettatori, da marzo a settembre, è stato constatato un solo caso di Covid (studio Agis 2020)"

Oltre a Vittoria Puccini, anche l'attore Stefano Accorsi, 49 anni, che ha raccontato di recente a Verissimo la sua vita al tempo del coronavirus da neo papà del suo quarto figlio, Alberto, ha voluto diffondere su Instagram il messaggio di speranza dell’associazione e l’appello al governo: "Non siamo tempo libero, siamo lavoro e molto di più. Non condividiamo le decisioni prese su cinema e teatri, e non da oggi. Come intendete sostenere i lavoratori? Perché non ci ascoltate, rispondendo alla nostra richiesta di un incontro?", recita il messaggio di Unita, condiviso dall’attore. Stefano Accorsi, a corredo del post, ha aggiunto una frase evocativa del direttore d’orchestra Claudio Abbado: “La cultura è un bene comune primario come l'acqua; i teatri, le biblioteche e i cinema sono come tanti acquedotti". Si aggiungono al coro anche molti altri personaggi italiani dello spettacolo, tra i quali Pierfrancesco Favino, Carolina Crescentini, Claudia Gerini e Caterina Guzzanti. Proprio quest'ultima, attrice e imitratrice, 44 anni, sorella di Sabina e Corrado Guzzanti, ha scritto su Instagram: "Il vostro intrattenimento è il nostro lavoro". Le richieste dell’Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo, nata a giugno di quest’anno, vengono dopo gli appelli di Cultura Italiae e di Agis e, come si legge nel messaggio condiviso da tanti artisti italiani del settore, sono molto chiare: "1) Tenere aperte le sale con gli orari degli spettacoli anticipati a prima del coprifuoco. 2) Introdurre i protocolli di sicurezza per il teatro (su modello del protocollo audiovisivo) per artisti, tecnici e maestranze. 3) Far rispettare il comma 5 dell’art.19 del CCNL della Prosa, in caso di sospensione della produttività. 4) Creare ammortizzatori sociali continuativi per colleghe e colleghi in difficoltà fino al termine dell’emergenza".

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