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LA STORIA
18 gennaio 2020

Michele Bravi: "Dopo l'incidente non riuscivo più a sentire gli altri, non vivevo nella realtà"

Il cantante si racconta per la prima volta a Verissimo dopo l'incidente del novembre 2018: "Quando vivi un trauma cambia il tuo corpo e il modo di vedere le cose"

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Sceglie Verissimo Michele Bravi per raccontarsi per la prima volta dopo l'incidente del novembre 2018 in cui è rimasto coinvolto, dove ha perso la vita una donna. "Quando vivi un trauma cambiano tante cose dentro di te: io non riuscivo più a sentire gli altri. Ero semplicemente da un’altra parte, avevo perso aderenza con il reale. Abituarsi all’assenza di suono per me, che ho sempre raccontato quello che vivevo attraverso la musica, è stato molto difficile". Il cantante spiega a Silvia Toffanin come la psicoterapia lo abbia aiutato: "Quando succede qualcosa di così traumatico non si può pensare di uscirne da soli. L’amore non basta. Serve un percorso terapeutico e farsi aiutare per trovare il coraggio di affrontare la situazione con uno specialista. Ho seguito un metodo clinico per il trattamento dei grandi traumi, l'EMDR, che mi ha salvato e mi ha fatto tornare a parlare e a sentire".

Oltre alla terapia, per Michele Bravi è stata preziosa la vicinanza di una persona speciale: "Ho avuto una fortuna enorme: avere un angelo vicino. Lui adesso non fa più parte della mia vita soltanto perché si è trasferito all’estero. Questa persona, che posso ritenere la più importante della mia vita, è stata salvifica. Mi ha aiutato a tornare pian piano alla vita, alla realtà. Mi diceva l’opposto di quello che dicevano gli altri. Secondo lui dovevo assorbire questo dolore da solo promettendomi però che mi avrebbe tenuto la mano per tutto il tempo".

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