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SPORT
27 gennaio 2020

Kobe Bryant, la figlia sua "erede" e un addio che spezza il cuore

La star del basket e la sua secondogenita, Gianna Maria di 13 anni, sono morti in un incidente in elicottero. Dalle star agli sportivi, fino alle persone comuni, il mondo piange il suo "Mamba"

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Il mondo piange la scomparsa tragica e prematura della star del basket Kobe Bryant, morto in un incidente nel suo elicottero insieme alla figlia di 13 anni, Gianna Maria, e le altre 7 persone presenti, tra cui il pilota. L'incidente è avvenuto tra le colline di Malibu e Los Angeles, mentre il gruppo stava andando al centro sportivo Mamba Sports Academy per una partita di allenamento della squadra di basket di Gianna, allenata dallo stesso Bryant. Secondogenita dell'ex cestista americano, 41 anni, Gianna Maria detta "Gigi" stava infatti seguendo le orme del padre con una carriera nel basket femminile, per questo Kobe diceva che, anche non se non aveva figli maschi, come erede in campo aveva Gigi. Kobe Bryant e la moglie Vanessa Laine avevano infatti 4 figlie femmine: Natalia, Gianna, Bianca e Capri. Tutti nomi italiani perché Kobe Bryan è creciuto in Italia (dove giocava suo padre) e amava molto il nostro Paese.

Per tutta la sua carriera nell'NBA, Kobe Bryant ha giocato nei Los Angeles Lakers, squadra con cui ha conquistato 5 titoli. Inoltre, ha vinto 2 ori olimpici, a Pechino 2008 e Londra 2012, con la Nazionale Usa ed è l'unico sportivo ad aver vinto un Oscar nella categoria miglior cortometraggio d'animazione per Dear Basketball, che ha sceneggiato ispirandosi alla sua lettera di addio al basket, avvenuto nel 2015. Il suo soprannome, Black Mamba, se l'è dato da solo e viene di uno dei serpenti più velonosi del mondo. La sua carriera è ritenuta una delle migliori nella storia dello sport professionistico e, ironia della sorte, poche ore prima di morire Kobe Bryant si era congratulato con LeBron James, suo «erede» nei Lakers che a Philadelphia lo aveva appena superato al 3º posto della classifica dei migliori realizzatori di sempre nella Nba.

A piangere la sua scomparsa, dolorosa e scioccante, sono state tante persone comuni, ma anche tante star, politici sportivi. Tra loro, Michael Jordan lo ha ricordato con uno scatto in bianco e nero scrivendo "Mamba Forever" e Marco Belinelli, italiano dell’Nba, lo definisce il suo eroe, mentre Kareem Abdul-Jabbar ricorda l'uomo oltre l'atleta.

E ancora Kim Kardashian e Jennifer Lopez hanno scritto commossi post Instagram pregando per la famiglia di Bryant e quella delle altre persone coinvolte nell'incidente, Julia Roberts lo ha ricordato con alcuni scatti e un cuore spezzato, mentre Barack Obama lo ha salutato ricordando che Kobe era appena entrato, dopo il ritiro, nel "secondo atto altrettanto significativo della sua vita".

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