Mediaset Infinity logo
Verissimo
Catalogo
Dirette Tv
Channels
Cerca
Il dramma
27 febbraio 2021

Cherif Karamoko: "Ho visto mio fratello scomparire tra le onde"

Il calciatore ha raccontato la sua drammatica storia a Verissimo nella puntata del 27 febbraio

Condividi:

La guerra, la fuga sul barcone, la perdita del fratello e il sogno realizzato di giocare a calcio in Italia: il calciatore Cherif Karamoko ha raccontato la sua drammatica storia a Verissimo nella puntata del 27 febbraio. Prima l'infanzia nella povertà, poi a 13 anni vede suo padre morire nella guerra in Guinea. Dopo qualche anno scompare anche la mamma, vittima dell'Ebola. La persona a lui più vicina rimane il fratello. Quel fratello che vuole con tutte le sue forze portarlo in Italia perché realizzi il suo sogno di giocare a calcio. Il viaggio nel deserto è stato un calvario per il 20enne. Finalmente nel 2017 riesce a imbarcarsi, ma il viaggio tanto sperato si trasforma in un incubo. "Su quella barca potevano starci 60 persone, ma noi eravamo in 143. Era piena, non ci stavamo, ma chi aveva organizzato il viaggio era armato e ci ha spinto a forza tutti dentro. Non c’era spazio per muoversi”, racconta Cherif Karamoko, che ha debuttato nel 2019 in serie B nel Padova. “Nella notte abbiamo iniziato a imbarcare acqua. A quel punto è nata una battaglia disperata per accaparrarsi i salvagenti, che erano pochissimi rispetto a quanti eravamo. La gente urlava e non si capiva niente”, continua. “Quando la barca è affondata ci siamo aggrappati ad alcuni pezzi dell’imbarcazione. Ero senza forze, faceva freddissimo e avevo bevuto un sacco di benzina. All’improvviso mio fratello mi ha allungato un salvagente e mi ha detto di tenere duro, che sarebbe arrivata la nave italiana a salvarci. Mi ha detto di salvarmi perché dovevo giocare a calcio. Lui era al mio fianco e non mi sono accorto quando è scomparso nelle onde. Sono svenuto e mi sono risvegliato in ospedale in Italia”, dice molto commosso. “Ancora oggi non credo a quello che è successo. Forse si trova da qualche parte in Italia o è in Libia, non lo so. Quando eravamo a Tripoli mi diceva di guardare le luci in fondo al mare, che lì c’era l’Italia, il posto dove avrei potuto realizzare il mio sogno”, conclude il giovane che ha raccontato la sua storia nel libro Salvati tu che hai un sogno.

Copyright ©1999-2024 RTI Business Digital - RTI S.p.A.: p. iva 03976881007 - Sede legale: Largo del Nazareno 8, 00187 Roma. Uffici: Viale Europa 46, 20093 Cologno Monzese (MI) - Cap. Soc. int. vers. € 500.000.007 - Gruppo MFE Media For Europe N.V. - Tutti i diritti riservati.