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L'INCIDENTE
22 marzo 2021

Nek e il guanto che indossava nell'incidente

"L'ho ritrovato oggi dopo quattro mesi. Per un attimo mi è mancato il respiro", ha scritto il cantante su Instagram

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Nek, 49 anni, a distanza di quattro mesi dall'intervento chirurgico alla mano, ha condiviso su Instagram la foto del guanto che indossava al momento dell'incidente domestico avvenuto lo scorso novembre in un momento di distrazione nella sua casa in campagna, mentre teneva in mano una sega circolare. "L'ho ritrovato oggi dopo quattro mesi. Per un attimo mi è mancato il respiro", ha scritto il cantante a corredo dello scatto.

Nek, il cui vero nome è Filippo Neviani, lo scorso febbraio aveva pubblicato su Instagram uno scatto in cui aveva mostrato le cicatrici dell'operazione alla quale si era dovuto sottoporre con urgenza a seguito del brutto incidente. Il cantante aveva condiviso una toccante riflessione su questo doloroso episodio, che lo aveva portato a maturare una nuova consapevolezza sul valore della vita: "Ecco la mia mano oggi. La sento reagire con me. La sento lentamente risvegliarsi come da un lungo letargo, come se rinascesse di nuovo. Queste cicatrici dolorose ogni giorno mi ricordano quanto possa cambiare in un secondo il corso della vita. Programmerò, pianificherò e procederò ancora, ma d'ora in poi tenterò di vivere ogni giorno come fosse il primo". Nek, ospite a Verissimo lo scorso 30 gennaio, aveva parlato per la prima volta in tv dell'incidente: "Mi sono tagliato la mano con una sega circolare in un momento di distrazione. Tutte le dita sono rimaste danneggiate ma, in particolare, l'anulare è quasi saltato via, e il dito medio per metà, ma, dopo oltre undici ore d'intervento, sono riusciti a salvarmi la mano". Ripercorrendo quei momenti drammatici, il cantante aveva confidato a Silvia Toffanin: "Se fossi rimasto più del dovuto nella mia casa in campagna, in attesa dei soccorsi, nel peggiore dei casi sarei morto dissanguato, nei migliori avrei perso i sensi. Invece, ho avuto il sangue freddo di prendere l’auto e di guidare fino al Pronto Soccorso di Sassuolo". Nek, dopo la degenza in ospedale, durante la quale il cantante aveva dichiarato di essersi lasciato andare più di una volta al pianto, in questi mesi sta affrontando un lungo percorso di riabilitazione: "Mi sento come un bambino, perché riprendo un po' di mobilità della mano ogni giorno. Ho ancora dei momenti di sconforto, soprattutto alla mattina, perché rimettere in moto la mano è molto fastidioso e poi, per me che non ho pazienza, è una prova ancora più dura", aveva raccontato il cantante a SIlvia Toffanin. Un percorso doloroso, alleviato grazie all'amore di sua moglie Patrizia Vacondio, 47, e delle figlie Martina, che lo scorso 16 marzo aveva compiuto 26 anni, la primogenita avuta dalla moglie da una precedente relazione che Nek ha cresciuto come una figlia, e Beatrice Maria, 9 anni: "Se non avessi avuto vicino la mia famiglia sarei caduto in depressione, sarebbe stato tutto più complicato", aveva dichiarato il cantante. Nek, tornato a casa dall'ospedale, aveva condiviso un intenso post su Instagram per rendere grazie al personale sanitario che lo aveva assistito, accompagnato dallo scatto di un dolcissimo disegno fatto dalla figlia Beatrice Maria. "Bentornato papà! Ti voglio bene!!! Forte! Bello! Simpatico!", si leggeva nel disegno tra stelle e cuori. E alla moglie Nek aveva dedicato un intenso post: "Amore mio. Ammiro il tuo coraggio, la serenità, la tua forza d’animo, e tutta l'energia che hai messo in questi giorni che sono stati complicati. Senza di te la mia vita sarebbe spenta".

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