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L'ANNUNCIO
24 giugno 2021

Nancy Brilli: "Ho smesso di aspettare proposte di lavoro, sarò una regista teatrale"

L'attrice si racconta a Io Donna e parla anche dell'endometriosi: "Sono stata operata otto volte. Mi hanno asportato l’utero e le ovaie"

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Nancy Brilli: "Ho smesso di aspettare proposte di lavoro, sarò una regista teatrale"

Nancy Brilli, 57 anni, si è raccontata a Io Donna parlando della sua carriera, dei suoi progetti professionali, e di alcuni problemi di salute legati all'endometriosi di cui ha sofferto per anni. L'attrice, a proposito del suo nuovo approccio al lavoro, ha raccontato: "Sono 38 anni che mi divido tra set e palcoscenici teatrali; è stata una lunga e intensa gavetta, ma oggi non ho più intenzione di leggere le stesse sceneggiature che mi proponevano 30 anni fa, è ridicolo e inadatto. Non voglio più attendere la famosa 'telefonata' e i tempi sospesi. Decido io, da sola, perché esiste una nuova me. Creo nuove opportunità di lavoro, investendo sul mio talento". Nancy Brilli, che in passato come attrice ha vinto un David di Donatello e un Nastro d'argento, parlando dei suo progetti futuri, ha dichiarato: "Ho riunito un gruppo di donne dal grande talento per ripartire con una nuova stagione teatrale, e in autunno porteremo in scena Manola, un nuovo adattamento dal romanzo di Margaret Mazzantini. Realizziamo insieme un progetto artistico perché ci stimiamo e non perché dobbiamo fare le quote rosa. È uno spettacolo che io e Margaret avevamo già realizzato tanti anni fa, dirette da Sergio Castellitto. Questa volta sul palco con me ci sarà Chiara Noschese, e cureremo insieme anche la regia". A proposito dell'evoluzione del ruolo della donna nel mondo dello spettacolo, Nancy Brilli ha aggiunto: "Anche noi attrici stiamo entrando negli ingranaggi del sistema per rivendicare sempre di più le nostre capacità come interpreti, registe, sceneggiatrici, produttrici, e anche in molti altri campi considerati troppo a lungo prerogativa esclusiva degli uomini. Siamo solo agli inizi, e c'è ancora tanta strada da percorrere". Parlando invece della sua maturazione interiore, l'attrice ha raccontato: "In questi ultimi anni, da sola, ho imparato finalmente a gestire Nancy. Le priorità cambiano, si cresce e si vivono altre esperienze. Con il passare del tempo mi sono rinforzata, a prescindere dal lavoro, che mi dava la possibilità di essere altro da me, ed è stato fondamentale non solo per l'autostima ma anche per l'indipendenza. Sono padrona della mia arte, consapevole delle mie capacità. Non avrei potuto fare tante scelte se non fossi stata una donna autonoma. Consiglio fortemente alle nuove generazioni di crearsi una propria indipendenza; significa essere liberi". E parlando dell'ultimo difficile anno, segnato dal dilagare della pandemia, Nancy Brilli, che è mamma di Francesco, 21 anni, avuto a febbraio del 2000 con l'ex marito Luca Manfredi, regista e sceneggiatore figlio di Nino Manfredi, dal quale si era separata nel 2002, ha raccontato: "Ho vissuto come su un ottovolante, a fasi alterne. All'inizio sono andata a Londra a riprendermi mio figlio all'università; siamo stati molto insieme". L'attrice, che aveva poi vissuto una relazione di 15 anni con il chirurgo estetico Roy De Vita, a proposito del figlio ha aggiunto: "Francesco studia finanza della moda a Londra; è un ragazzo ambizioso e pratico, che vuole tentare di fare qualcosa per combattere la crisi, consapevole che il mondo oggi ha una data di scadenza. Mi ha insegnato il rispetto per gli altri che è la regola aurea di tutte le religioni e dell'etica". Nancy Brilli, ospite a Verissimo lo scorso novembre, aveva parlato del rapporto con il figlio: "Io non sono una mamma amica, ma sono una mamma che ama perdutamente suo figlio. Mi piacerebbe che facesse l'attore, ma lui è un po' refrattario a questo". L'attrice, che di recente ha ricevuto il Premio Giuseppe De Santis alla carriera, ha raccontato al magazine: "Lo dedico a Gigi Proietti, che è stato il mio maestro; un grande attore, di grandissima cultura e umiltà. Era molto generoso con tutti i colleghi, un amico divertente che mi ha insegnato tanto, anche soltanto guardandolo". Nancy Brilli a Verissimo aveva ricordato Gigi Proietti, scomparso il 2 novembre del 2020 nel giorno del suo ottantesimo compleanno: "Gigi per me era quello che era per tutti, una colonna portante dello spettacolo italiano. Sapeva apprezzare il talento, ed era un amico che mi ha fatto tanto pensare e tanto ridere. Mi piace credere che torneremo a unirci e a far parte di un'unica energia", aveva raccontato l'attrice, che lo aveva ricordato anche con un toccante post su Instagram.

Nancy Brilly a Verissimo aveva parlato anche delle difficoltà incontrate nel suo lavoro di attrice durante la pandemia: "È molto faticoso per tutti; lotto con la parte di me che si butterebbe giù, ma c'è un'altra parte di me che mi impedisce di farlo, e fortunatamente fino ad ora è quella che ha più energia. Quello che non ci uccide ci fortifica, e io sono piuttosto forte". Alla domanda di Silvia Toffanin sul suo rapporto con il mondo Ares, casa di produzione di alcune delle sue più celebri fiction, l'attrice aveva raccontato: "Ad un certo momento ho completamente smesso di lavorare senza sapere il perché. Una sera mi è arrivato un fax che diceva Siccome lei non ha accettato non farà il prossimo film con noi. Non ho mai capito cosa non avessi accettato. Ho cercato spiegazioni e credo che mi abbiano fatto fuori. Ci ho sofferto tanto, ma oggi me ne sono fatta una ragione". A Io Donna l'attrice ha parlato anche dell'endometriosi di cui ha sofferto per tanti anni: "Sono stata operata otto volte, dall’ultima 7 anni fa non ho avuto più problemi. Sono stata mutilata con l’asportazione totale dell’utero e dell’ovaio rimasto. Non è una passeggiata". Malattia di cui, secondo Brilli, si parla ancora troppo poco: "Bisogna fare ricerca e molto spesso l'endometriosi viene diagnosticata con molto ritardo. Poi sopravvive ancora l’idea tribale per cui la donna è nata per soffrire. Ma chi lo ha detto? Vorrei proprio vedere un uomo con i dolori mestruali dell’endometriosi. Non ti reggono le gambe dal dolore. Le donne devono avere la possibilità di dire cosa sentono, senza vergognarsi del proprio corpo".

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