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IL RICORDO
28 novembre 2021

Federica Cappelletti, storia di un amore senza fine

Dal dolore per la scomparsa del marito Paolo Rossi, raccontato nel suo libro, alla forza di reagire grazie alle figlie, a Verissimo il toccante racconto di Federica Cappelletti

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Federica Cappelletti, 49 anni - moglie del calciatore Paolo Rossi, scomparso il 9 dicembre del 2020, a 64 anni, a causa di un tumore al polmone contro il quale lottava da tempo - si racconterà sabato 27 novembre a Verissimo, e ripercorrerà con Silvia Toffanin i momenti vissuti accanto all'amato marito, con il quale ha avuto le figlie Maria Vittoria, 11 anni, e Sofia Elena, 9, fino al terribile giorno della sua morte, che la giornalista ha ripercorso nel suo libro Per sempre noi due. Le nostre parole d'amore, in uscita il 30 novembre.

"Per sempre", con queste semplici ma intense parole, accompagnate da un cuore, aveva annunciato su Instagram la scomparsa del marito, condividendo una foto di coppia, Federica Cappelletti, che di recente aveva pubblicato anche un toccante post in cui, parlando del suo libro, aveva condiviso le sue emozioni di questo primo anno senza il marito. "Per sempre noi due. Scrivere questo libro è stato un percorso difficile, fatto di sofferenza, di ricordi che non volevano riemergere per non fare male, di pianti nel cuore della notte o al mattino presto, quando le bimbe non potevano vedermi. Lo dovevo a loro, a Mavi e Sofi, perché non potranno continuare a vivere quell'amore speciale che hanno appena conosciuto, perché crescendo sappiano che il loro grande papà non era solo un campione ma un uomo che ha saputo amare nel profondo, rispettare, essere autentico anche nei sentimenti", aveva esordito la giornalista a corredo di un'immagine della copertina del libro, in cui è immortalata con il marito. Una promessa, quella di scrivere un libro, che Federica aveva fatto anche al marito: "Lo dovevo a Paolo, perché glielo avevo promesso, e perché sia chiaro che nel mio cuore sarà sempre il Nunero Uno. Lo dovevo a me stessa, per fermare nel tempo un amore unico e insostituibile. Lo devo ai giovani, perché capiscano che quando si ama davvero, lo si fa nel bene e nel male, nella gioia e nel dolore, fino in fondo, anche quando non c'è più niente di bello da guardare. L'amore è cuore, non razionalità. Lo dedico a Paolo, l'uomo che mi ha reso donna e madre felice", aveva aggiunto la scrittrice, che, aggiungendo un cuore, aveva poi dedicato al marito le dolcissime parole del brano A te di Jovanotti: "A te che sei ancora l'essenza dei giorni miei". "Stanotte, alle 11.45 in punto, saranno undici mesi senza te, che rimani il mio tutto. Per sempre noi due", erano state, invece, le toccanti parole della giornalista in un post pubblicato su Instagram lo scorso 9 novembre, a corredo di una foto in cui era immortalata a Prato, città natale del calciatore, a fianco di una statua a lui dedicata. Federica Cappelletti a maggio aveva ripercorso con il Corriere della Sera gli incredibili successi ottenuti come calciatore dal marito, consacrati dal celebre Mondiale di Spagna del 1982, nel quale Pablito, così era stato soprannominato il calciatore dopo il Mondiale in Argentina del 1978, aveva portato al trionfo la Nazionale italiana segnando sei gol: tre contro il Brasile, poi una doppietta in semifinale contro la Polonia, e un gol segnato l'11 luglio del 1982 nella storica finale allo Stadio Santiago Bernabéu di Madrid contro la Germania Ovest. La giornalista aveva parlato anche di una chat dei campioni di quel Mundial, che Federica continua a seguire ancora oggi: "Loro sono straordinari, a breve ci incontreremo tutti in una serata in ricordo di Paolo. Un'altra persona meravigliosa è Mariella, la moglie di Scirea. Lei mi ha detto Solo chi ha vissuto questo dolore lo può capire". "Pablito, l'uomo che ha regalato all'Italia e agli italiani un sogno, e a me la gioia di essere sua compagna prima, sua moglie poi e soprattutto mamma delle sue adorate bambine. Vivi Paolo, continua a farlo attraverso noi", aveva scritto di recente la giornalista su Instagram parlando del marito, che nel 1982 aveva ricevuto anche il Pallone d'oro.

"Pablite con la Coppa del Mondo del loro adorato papà", erano state invece le parole di Federica Cappelletti a corredo di una foto delle figlie con la Coppa del Mondo del Mondiale del 1982, esposta allo Stadio Olimpico di Roma. "Il vostro sorriso è l'unica cosa che conta in questo momento", aveva aggiunto la giornalista condividendo un altro scatto delle figlie. Paolo Rossi non voleva che le sue figlie lo dimenticassero, e aveva chiesto alla moglie di regalare loro delle rose in occasioni dei loro futuri compleanni: una promessa che la giornalista ha mantenuto per gli 11 anni di Maria Vittoria, e poi, lo scorso 6 maggio, per i 9 anni di Sofia Elena. "Sul biglietto c'era scritto Auguri mia Principessa. Con tutto l'amore di sempre, papà; In qualche modo è stato anche un momento di gioia, era come avere Paolo con noi. Un giorno siamo andate al mare noi tre, e le bambine mi hanno chiesto di portare qualcosa del padre, in modo che ci fosse anche lui", aveva raccontato al Corriere della Sera Federica, aggiungendo: "Sofia Elena e Maria Vittoria hanno creato un rapporto simbolico con il padre molto delicato; la grande, quando deve riflettere, va a rinchiudersi nella nostra stanza, dice che è la camera dei segreti dove incontra il papà. La piccola giorni fa, invece, mi ha detto Ho un segreto, ma lo sa solo papà". La giornalista, parlando invece di un regalo ricevuto a maggio, aveva aggiunto: "Un pittore di Vicenza mi ha consegnato un quadro che gli aveva commissionato Paolo con un mio ritratto. Ne avevamo già uno in casa con il suo volto, nelle intenzioni doveva essere un dittico, mancava il mio. È stato bello riceverlo". Lo scorso giugno al calciatore è stata dedicata a Prato la mostra d'arte Pablito: un mito. Da Prato alla Stratosfera, per la quale 150 artisti di tutto il mondo hanno prodotto opere d'arte che lo rappresentano, tra le quali, la famosa maglia numero 20 del Mondiale 1982, esposta di recente al Museo del Calcio di Coverciano, e prossimamente la storia del calciatore sarà raccontata anche in un docufilm.

Lo scorso febbraio Francesco Rucco, sindaco di Vicenza - dove Paolo Rossi aveva giocato tra il 1976 e il 1979 per poi indossare, tra le altre, le maglie del Perugia e della Juventus, aveva manifestato la sua intenzione di istituire una fondazione e un museo in memoria del calciatore: "La famiglia ci ha manifestato la volontà di creare una fondazione intestata a Paolo", aveva fatto sapere al Giornale di Vicenza il sindaco, che aveva poi incontrato Federica Cappelletti, e Alessandro, 39 anni - il primogenito avuto dal calciatore proprio nell'anno dei Mondiali di Spagna 1982 con l'ex moglie Simonetta Rizzato - per parlare dell'iniziativa. "Ogni giorno che passa riscontro l'amore enorme che circonda Paolo. Non solo in Italia, ma anche nel mondo. E proprio in quest'ottica rientra il mio ritorno a Vicenza, città che Paolo sentiva come sua. Con il sindaco abbiamo avuto un incontro davvero affettuoso durante il quale si è parlato di una serie di possibili iniziative che la città vuole fare, come ad esempio una mostra o un museo, e una fondazione, per ricordarlo in tutte le sue sfumature, che vanno dal campione all'uomo", aveva dichiarato Federica Cappelletti, che a settembre aveva partecipato con Alessandro all'inaugurazione di una via a Vicenza dedicata al marito: Largo Paolo Rossi, davanti allo stadio della città, dove migliaia di persone avevano reso omaggio al calciatore presso la camera ardente allestita eccezionalmente sul campo dello stadio Romeo Menti. A Vicenza si è svolto anche il funerale di Paolo Rossi, presso il duomo della città, dove il feretro del calciatore - al quale a settembre è stato intitolato anche lo stadio comunale di Bucine, in provincia di Arezzo - era stato portato dai suoi storici compagni di nazionale. Lo scorso 23 settembre il calciatore - al quale è stato dedicato anche il Premio Fair Play Paolo Rossi - avrebbe compiuto 65 anni, e Federica Cappelletti aveva condiviso su Instagram uno scatto con il marito, a corredo del quale aveva scritto: "Il primo compleanno senza te, quanto darei per festeggiare ancora come ci piaceva fare, con la semplicità di un cin cin e l'amore nel cuore. Ovunque tu sia". Paolo Rossi da dicembre del 2019 aveva avuto dei problemi alla schiena, a seguito dei quali aveva fatto alcnune ecografie e risonanze.

Il calciatore a febbraio del 2020, in occasione dei dieci anni di matrimonio con Federica Cappelletti, si era giurato nuovamente fedeltà con la moglie alle Maldive, con una cerimonia in spiaggia alla quale avevano partecipato come damigelle anche le figlie, e di ritorno dal viaggio aveva accusato nuovamente il dolore, accompagnato da un notevole dimagrimento. "Già alle Maldive aveva dei dolori alla schiena, poi siamo tornati, abbiamo fatto degli accertamenti e non sembrava niente di particolare. Poi purtroppo abbiamo scoperto che aveva un nodulo al polmone. Abbiamo sempre affrontato tutto con ottimismo. Paolo ha creduto fino all'ultimo di farcela, mentre io a un certo punto ho capito che non era più possibile", aveva raccontato la giornalista. Federica Cappelletti lo scorso luglio, ricordando quel nuovo giuramento con il marito, aveva scritto su Instagram: "Manca perdersi nelle tue labbra, fra le tue braccia rassicuranti. Manca tutto di te. Ogni giorno, ogni ora, ogni istante tu", e a corredo di uno scatto di quel giorno speciale, a febbraio aveva aggiunto: "Mi hai reso felice come non avrei mai immaginato. Grazie, per sempre". A marzo del 2020 al calciatore era stato comunicato di avere un "tumore al polmone con inizio di metastasi alle ossa", e in seguito aveva subito anche la rottura del femore, al quale era stato operato ad agosto dello stesso anno. Proprio per la rottura del femore Paolo Rossi era stato costretto a interrompere le terapie, dopo di che la malattia è tornata a manifestarsi in maniera invasiva, tanto da rendere necessario il ricovero al Policlinico Le Scotte di Siena, dove è deceduto la sera del 9 dicembre 2020. Dopo i funerali, il feretro di Paolo Rossi - che numerosi personaggi celebri avevano voluto ricordare con affetto sui social - era giunto a Perugia, città di origine di Federica, per una cerimonia privata in ricordo del calciatore, le cui ceneri, contenute in un'urna a forma di Coppa del Mondo erano state poi consegnate da Federica al vescovo di Prato il 30 dicembre del 2020, quando la giornalista aveva partecipato a un'altra cerimonia in ricordo del marito insieme alle figlie e ad Alessandro Rossi nel Duomo della città toscana. Il Perugia Calcio il prossimo 2 dicembre, a un anno dalla scomparsa del calciatore, lo ricorderà con il Pablito Day, una giornata speciale durante la quale verrà intitolato a Paolo Rossi il centro sportivo dello stato cittadino Renato Curi.

Federica Cappelletti - che è nata a Perugia il 10 giugno del 1972 - ha una laurea in Lettere Moderne e in Scienze della Comunicazione, e in passato ha collaborato con La Nazione e Il Giorno. La giornalista nell'estate del 2003 aveva scritto insieme ad altri giornalisti il libro Razza Juve, grazie al quale aveva conosciuto Paolo Rossi proprio a Perugia, in occasione di una presentazione del libro. "Non lo conoscevo personalmente ma lo avevo precedentemente chiamato per invitarlo alla presentazione. All'inizio lui aveva declinato l'invito ma poi aveva accettato", aveva raccontato la giornalista, che con il marito ha scritto, tra gli altri, i libri 1982 e Quanto dura un attimo, e ha fondato la Paolo Rossi Academy, con l'obiettivo di individuare giovani talenti nel calcio.

Federica e Paolo in seguito avevano iniziato a frequentarsi come amici, e nel 2008 avevano ufficializzato il loro fidanzamento, per poi convolare a nozze il 10 luglio del 2010 a Roma, al Campidoglio, e coronare la loro storia d'amore con la nascita delle figlie. "Oggi manca il respiro, perché avremmo festeggiato il nostro anniversario. La nostra vita insieme, il nostro amore, le nostre figlie, il bacio appena aperti gli occhi, le rose, il tuo inconfutabile sorriso, l'esplosione di quella passione che non è mai sopita. Auguri amore mio. Sarò con te, sarai con me. Per sempre", erano state le toccanti parole scritte lo scorso 10 luglio da Federica Cappelletti su Instagram, in occasione dell'undicesimo anniversario di nozze con il marito. "Siamo stati molto felici, abbiamo vissuto in pieno l'Amore, in tutte le sua infinite sfumature. Avevamo il mondo in mano, non cercavamo altro al di fuori della nostra vita insieme, ci bastavamo. Eravamo felici e appagati. Auguro a tutti un sentimento così pieno e puro", aveva aggiunto la giornalista a corredo di una foto con il marito e le loro figlie. L'appuntamento con Federica Cappelletti è sabato 27 novembre a Verissimo.

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