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L'intervista
20 ottobre 2021

Elena Sofia Ricci: "Fui educata per detestare mio padre. Lo ritrovai a 30 anni"

"Per fortuna ho recuperato sia con lui che con i miei fratelli", ha detto l'attrice al Corriere della Sera

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Elena Sofia Ricci: "Fui educata per detestare mio padre. Lo ritrovai a 30 anni"
Elena Sofia Ricci (foto Ansa)

Il rapporto ritrovato con il papà e i suoi fratelli, l'abuso subito da bambina, l'emozione di compiere 60 anni. Elena Sofia Ricci si racconta in un'intervista al Corriere della Sera, e parlando del padre dice: "Ero stata programmata, educata per detestare mio padre". Il rapporto con il padre l'ha recuperato da adulta: "Avevo trent’anni quando l'ho ritrovato". E insieme a lui anche i suoi fratelli: "Con loro, pur non conoscendoci, c’era un legame molto forte e lo abbiamo capito subito. Per fortuna ho recuperato sia con lui che con i miei fratelli. Averli nella mia vita è stata una ricchezza, l’amore si eleva a potenza, non è una torta da dividere". L'attrice ammette che l'assenza della figura paterna ha influito durante la sua crescita. "Ho infilato una serie di insuccessi sentimentali uno via l’altro. Poi è vero che tutto contribuisce a farci diventare chi siamo, ma nel mentre in cui li vivi, sono dei disastri. Anche se devo dire che sono rimasta amica di quasi tutti i miei ex: l’amore finisce ma l’affetto dovrebbe restare". "Attraverso gli uomini che sceglievo cercavo sempre di cambiare mio padre, quindi trovavo persone che mi garantissero l’abbandono nella speranza che non mi abbandonassero", spiega. Il prossimo marzo compierà 60 anni: "Sento che sto per compiere un giro di boa importante. Questi ultimi anni volano, accidenti. Io mi sento una ragazza... una ragazza grande, una ragazza di una certa età". Ricorda anche la violenza subita a 12 anni che l'ha segnata per sempre: "Sono stata abusata, non posso che essere dalla parte di tutte le donne, dalle bambine alle donne adulte. Ma, in generale, sono totalmente dalla parte di chi subisce violenza e li comprendo". "Ci sono nodi che ancora non sono riuscita a sciogliere in fondo alla mia anima, ma ognuno di noi ha una zona d’ombra, che ricorda che non siamo riusciti a superare certi dolori. Io ho iniziato un percorso analisi tanti di quegli anni fa... quasi 30", aggiunge. Per quanto riguarda invece il rapporto con le sue figlie: "Come mamma sono forse più brava a stare in ascolto, a stare vicina con l’anima e meno coccolona mentre mio marito è più bravo in questo. Però per le mie figlie ci sono sempre".

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