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IL RACCONTO
13 giugno 2020

Daniele Bossari dall'alcolismo alla rinascita: "Sei tu che decidi di salvarti"

Daniele Bossari racconta a Verissimo il suo viaggio tra alcol e depressione, raccontato nel libro "La faccia nascosta della Luce"

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Daniele Bossari ospite a Verissimo racconta il suo "viaggio nell'oblio", diventato anche un libro, La faccia nascosta della Luce. "Ho cominciato a vedere l'alcol come uno strumento utile per dimenticare i miei fantasmi: nel momento più acuto sono arrivato a bere più di una bottiglia di whiskey al giorno. Bevevo tutto il giorno, anche se non lo davo a vedere", confessa il conduttore. Mentre la figlia Stella e la moglie Filippa Lagerbäck rimangono all'oscuro di tutto - "Filippa ha scoperto tutto leggendo il libro ed è rimasta molto sorpresa" - Daniele Bossari combatte con i suoi fantasmi, comparsi dopo le prime feroci critiche, intorno al 2002, e pian piano si perde in un buco nero di alcol e depressione. Fino ad arrivare a un apice di non-ritorno: "Non trovavo una soluzione ai miei problemi e ho cominciato a pensare di eliminarmi, mi sembrava la cosa meno dolorosa per tutti: una sera ero a casa da solo, pioveva molto e ricordo di essere uscito perché era scattato l’allarme. Di fronte a casa c’era un cantiere aperto, così, in uno stato di totale confusione, ho deciso di scavalcare la recinzione. Mi sono arrampicato e mi sono ritrovato in bilico su una trave a 10 metri di altezza. Lì ho capito che l’ipotesi della morte stava per diventare reale". Il conduttore televisivo rivela a Silvia Toffanin l’importanza di quell’episodio, uno spartiacque per la sua rinascita: "Dopo essere scivolato sulla trave sono tornato a casa e lì c’è stato il risveglio. Mi sono guardato allo specchio e ho sentito un urlo fortissimo uscire dalla mia anima che mi ha fatto scattare qualcosa. Da quel momento c’è stata la ricostruzione della mia vita fino ad arrivare a oggi". "Dopo - aggiunge - c’è stato l’aiuto prezioso delle persone care, di Filippa, della mia famiglia e anche di uno psicologo. Ma se non scatta qualcosa dentro di te non c’è scampo, sei tu che decidi di salvarti". Il vincitore della seconda edizione del Grande Fratello VIP spiega anche come il suo periodo buio ha condizionato gli anni in cui lavorava proprio a Verissimo: "Quando stavo qui ero già caduto nel baratro e avevo già i miei fantasmi. Non stavo bene e ti devo chiedere scusa Silvia. Facevo molta fatica e sprecavo moltissime energie per mantenere una facciata decente: la sera arrivavo a casa distrutto".

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