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COPPIE
30 ottobre 2021

Stefano Raimondi e Giulia Terzi, tra nuoto e amore

Dagli straordinari successi nel nuoto alle Paralimpiadi di Tokyo 2020 al loro amore, a Verissimo la storia di Stefano Raimondi e Giulia Terzi

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Stefano Raimondi e la compagna Giulia Terzi, dopo i successi alle Paralimpiadi di Tokyo 2020, sono ospiti a Verissimo sabato 30 ottobre, e parlano del loro amore e della loro passione per il nuoto, che li ha portati a conquistare complessivamente 12 medaglie nei loro primi Giochi Paralimpici. Raimondi e Terzi, infatti, a Tokyo sono stati la coppia più vincente, grazie alle 7 medaglie vinte da Stefano e alle 5 conquistate da Giulia. Stefano Raimondi, 23 anni, nel 2013 ha vissuto un terribile momento, quando un incidente in scooter, a soli 15 anni, gli ha lesionato in maniera permanente la gamba sinistra. Giuli Terzi, 26 anni, invece, a soli 3 anni era stata colpita da una scoliosi congenita - una malformazione che colpisce la colonna vertebrale - che l'ha costretta a vivere un'adolescenza diversa e condizionata, trascorsa a cercare una cura.

La loro storia d'amore è stata svelata da Stefano Raimondi proprio durante le Paralimpiadi di Tokyo. Stefano e Giulia - che si allenano in città diverse, lui a Verona e lei tra Milano e Bergamo - si sono conosciuti due anni fa al centro federale di Ostia, durante un raduno della Nazionale, e dopo sei mesi si sono fidanzati. "Lui mi puntava già da un po', ma io non gli ho dato molta corda", aveva dichiarato a proposito del compagno Giulia Terzi che, parlando del loro primo incontro al Corriere della Sera, aveva aggiunto: "La prima volta che Stefano venne a Milano scelsi un ristorante alla moda vicino al Duomo. Un posto disastroso. Pensai che non sarebbe più tornato". E di recente aveva raccontato: "Io e Stefano ci vediamo sempre nel weekend, quando finisce l'allenamento del sabato. Un fine settimana io da lui e uno lui da me".

Stefano Raimondi - che è nato il primo gennaio del 1988 a Soave, in provincia di Verona - ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020 è stato anche l'atleta italiano che ha conquistato più medaglie: oro nei 100 metri rana S9, argento nei 100 farfalla, 100 dorso e nei 200 misti S10 e nella staffetta 4X100 stile libero, e bronzo nei 100 stile libero e nella staffetta 4X100 misti. Condividendo un post su Instagram in cui mostrava con orgoglio una delle medaglie d'oro vinte a Tokyo, Raimondi aveva ricordato il doloroso momento dell'incidente, e aveva ripercorso i suoi successi nel nuoto, al quale si era avvicinato a 5 anni. "Le mie sette meraviglie, un oro, quattro argento e due bronzi, frutto di tanto lavoro, dedizione e sacrifici. Ho iniziato a nuotare a 5 anni, e avevo il sogno di mettere al collo la medaglia olimpica. Poi tutto sembrava svanito quella sera del 19 agosto, ma una volta rituffatomi, ho capito che avrei inseguito quel sogno con tutto me stesso, e ora eccomi qui. Grazie alle mie società, a chi ha creduto in me e a chi è stato fondamentale per raggiungere questo successo. In queste medaglie c'è un po' di ognuno di voi, e sono ancora più orgoglioso di portarle al collo". Subito dopo l'oro conquistato nei 100 rana, e prima di vincere l'argento nei 100 farfalla, il nuotatore, commentando una delle gare della compagna, aveva detto: "Ho visto la gara di Giulia e volevo vincere".

Giulia Terzi è nata a Milano il 14 agosto del 1995, e vive ad Arzago d'Adda, in provincia di Bergamo. Figlia di Stefania - ex ranista che l'ha portata in piscina per la prima volta a cinque mesi - e Giancarlo, la nuotatrice ha due fratelli, Fabio e Andrea, e una sorella di nome Linda. A Tokyo Giulia nella categoria S7 ha conquistato 5 medaglie: oro con record del mondo nei 100 stile libero e nella staffetta 4X100 stile libero, argento nei 400 stile libero e nella staffetta 4X50 stile libero, e bronzo nei 50 farfalla. Dopo la vittoria dell'oro a Tokyo, Giulia aveva dedicato toccanti parole alla sua famiglia: "Non saranno mai troppi i grazie per loro, orgogliosi di me sempre, accanto in ogni momento". La nuotatrice è molto legata anche ai nonni paterni Luisa e Fausto che, come ha dichiarato Giulia, sono i suoi "primi tifosi".

Giulia Terzi, dopo aver conquistato l'oro nei 100 stile libero, aveva condiviso un post su Instagram in cui baciava la medaglia, a corredo del quale aveva scritto: "Se puoi sognarlo, puoi farlo", e in un'intervista aveva dichiarato: "Questo oro è anche di Stefano, perché è stato capace di capire tutti i sacrifici che ho fatto. Ci siamo sempre venuti incontro. È stato un supporto, come avere un pezzo di casa qui. Queste emozioni vissute insieme le porteremo sempre nel cuore". "Spero che la mia storia insegni ai bambini a sconfiggere le loro paure, e a provare a fare sport perchè ti può cambiare la vita", aveva racconato, invece, a L'Eco di Bergamo dopo le Paralimpiadi di Tokyo 2020. Giulia da bambina, prima di avvicinarsi al nuoto, aveva praticato ginnastica artistica: "Dovetti smettere per le mie condizioni, ma ho preso la licenza per allenare. E mi piacerebbe farlo anche in carrozzina. È bello stare in mezzo alle bimbe", aveva raccontato in un'intervista. "Avevo 8 anni quando 'Andare alle Olimpiadi' era il riassunto di un tema datomi dalla maestra. Mi ero disegnata con un body, rigorosamente fucsia, sulla trave e sullo sfondo si vedevano i cinque cerchi. Quella bambina con i codini, anni dopo, è salita sul blocco dell'Aquatics Centre di Tokyo realizzando il sogno della vita e, come se non bastasse, è tornata a casa con cinque medaglie: due ori, due argenti e un bronzo. La determinazione, la costanza, il sacrificio che richiede la ginnastica hanno fatto in modo che io superassi grandi prove, battaglie dure, e che abbattessi muri che tanto mi facevano paura. Grazie ginnastica per avermi fatto crescere", aveva scritto, invece, in un post su Instagram. A seguito della scoliosi congenita diagnosticatale da bambina, Giulia aveva trascorso un'adolescenza molto difficile. A 14 anni le avevano applicato un gesso alla schiena che aveva tenuto per quasi un anno, e poi ancora un busto per altri quattro anni, nel tentativo di riportare in asse la sua schiena. "A 19 anni avevo più di 90 gradi scoliosi. Dal momento che non c'erano miglioramenti i medici scelsero di seguire un'altra strada; le operazioni. A un certo punto non riuscivo nemmeno a sollevare più i pesi", aveva raccontato la nuotatrice su Instagram. In seguito i medici le dissero che il nuoto avrebbe potuto aiutarla, e aveva iniziato l'esperienza in vasca, partendo dalle gare amatoriali fino al trasferimento a Milano per gli allenamenti con il gruppo della Polha Varese: "Siamo una famiglia. Ci sono campioni che in vasca si allenano nella corsia a fianco ai bimbi. Lo sport mi ha salvato e fatto rinascere", aveva dichiarato la nuotatrice al Corriere della Sera. Nell'ultimo anno Giulia ha vissuto altri momenti difficili, segnati prima dal Covid - al quale la nuotatrice è risultata positiva lo scorso Natale - e poi da una nuova operazione, a seguito della quale è stata ferma 52 giorni.

Giulia Terzi - che ha una laurea in Scienze Politiche - lo scorso 9 settembre si è laureata a pieni voti in Giurisprudenza, con una tesi sul concetto di Paralimpiade in Italia e negli Usa, e sta frequentando un master. "Non mi aspettavo la lode, però significa tanto, perché è il risultato dei sacrifici fatti, delle notti a studiare dopo gli allenamenti, delle domeniche a casa, dei libri in trasferta. Lo sport è fondamentale, ma nella vita meglio avere un piano B. Il mio è lo studio, che è stato sempre importante", aveva dichiarato la nuotatrice al Corriere della Sera. Alla laurea di Giulia era presente anche Stefano, che, condividendo su Instagram un dolcissimo scatto in cui teneva in braccio la fidanzata, le aveva scritto: "110 volte (e lode) fiero di te".

Giulia Terzi e Stefano Raimondi lo scorso 23 settembre erano stati ricevuti al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e a Palazzo Chigi dal Presidente del Consiglio Mario Draghi - dai quali avevano avuto una menzione speciale - insieme ad altri atleti che avevano partecipato alle Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo 2020. I due nuotatori avevano condiviso alcune foto dell'evento su Instagram: "23 settembre 2021. Riconsegna del tricolore al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e incontro a Palazzo Chigi con il Presidente del Consiglio Mario Draghi. Insieme agli altri atleti del gruppo sportivo delle Fiamme Azzure ho avuto il piacere di incontrare anche la Ministra della Giustizia Marta Cartabia", aveva scritto Giulia Terzi a corredo degli scatti. "Ringrazio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Presidente del Consiglio Mario Draghi per aver speso delle belle parole nei miei confronti, sia come persona, sia come atleta", erano state, invece, le toccanti parole di Stefano Raimondi.

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