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LA RIVINCITA
15 ottobre 2021

Vanessa Ferrari, storia di una Fenice

Dagli infortuni, all'argento alle Olimpiadi di Tokyo 2020 nella ginnastica artistica, all'amore, a Verissimo la storia di una "farfalla" diventata "fenice"

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Vanessa Ferrari, 31 anni il 10 novembre, si racconterà sabato 16 ottobre a Verissimo, e ripercorrerà con Silvia Toffanin i successi delle Olimpiadi di Tokyo 2020, dove la ginnasta ha conquistato l'argento nel corpo libero, la sua prima medaglia olimpica e la prima per l'Italia nell'individuale femminile della ginnastica artistica. L'atleta, soprannominata La Farfalla di Orzinuovi, ha preso parte ad altre tre edizioni dei Giochi Olimpici: Pechino 2008, Londra 2012 e Rio 2016 - prima ginnasta italiana a riuscire in tale impresa - e, dietro la nuca, Vanessa ha voluto immortale con un tatuaggio queste Olimpiadi. Venessa Ferrari - che nella sua straordinaria carriera ha collezionato oltre 70 medaglie - ha affrontato momenti molto difficili nella sua vita, legati a vari problemi di salute che hanno segnato profondamente il suo percorso, a causa dei quali l'atleta ha dovuto affrontare cinque interventi chirurgici. "Sono riuscita sempre a rialzarmi e a ripartire da zero", aveva dichirato di recente a La Gazzetta dello Sport Vanessa, che proprio per la sua forza e la capacità di risolevvarsi è stata soprannominata anche La Fenice.

Vanessa Ferrari, dopo la vittoria dell'argento ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, aveva condiviso le sue emozioni in un post su Instagram. "Ci ho provato più volte e il destino sembrava una beffa, gli infortuni che mi hanno spezzata. Ma io volevo ancora una volta la possibilità di giocarmi le mie carte, e non ho fallito! È storia, una medaglia che fa la storia! Queste sono le Olimpiadi! Italia, c'è la magia nell'aria; la sentite?", aveva scritto la campionessa a corredo di una foto in cui mostrava con orgoglio la medaglia d'argento.

Vanessa Ferrari è nata il 10 novembre del 1990 a Orzinuovi, in provincia di Brescia, da mamma Galia, di origini bulgare, e papà Giovanni, che sono separati da diversi anni, e ha due fratelli gemelli, Ivan e Michele, 18 anni. Vanessa, che si era appassionata alla ginnastica artistica da piccolissima, in un post su Instagram aveva raccontato: "Il mio amore per questo sport è nato per caso, perché da piccina vidi in tv una ginnasta che eseguiva un esercizio alla trave, e fu amore a prima vista. Da quel momento chiesi a mia madre di portarmi a fare ginnastica, e dopo qualche ricerca mi portò in una piccola società del mio paese. Dal sogno di quella piccola bimba ebbe inizio la mia storia". "Oggi, che sono diventata donna, sogno ancora, e cerco di superare sempre nuove sfide proprio come allora. Iniziai per gioco, è vero, ma questo gioco mi ha trasmesso dei valori e una disciplina che mi hanno permesso di superare limiti e raccogliere innumerevoli successi, tra cui diventare campionessa del mondo. La mia storia è avvincente, tant'è che ispira continuamente altri bimbi ad avvicinarsi a questo sport". Inizialmente la madre della campionessa, dal momento che nel loro paese non c'era un corso di ginnastica artistica, aveva iscritto la figlia a danza, che Vanessa aveva poi abbandonato per dedicarsi, a soli 8 anni, alla ginnastica artistica. L'atleta aveva poi proseguito il suo percorso in una palestra a Brescia - dove si allena ancora oggi - e nella città lombarda Vanessa aveva portato avanti anche gli studi, frequentando una scuola privata serale. Nel 2002 Vanessa Ferrari aveva fatto il suo esordio con la nazionale italiana juniores nell'incontro Italia-Gran Bretagna, e l'anno seguente aveva affrontato la sua prima prova di Serie A1. Nel 2005 l'atleta era stata convocata per i XV Giochi del Mediterraneo di Almería, in Spagna, dove aveva conquistato sei medaglie: oro alla trave, corpo libero, volteggio, concorso individuale e concorso a squadre, e argento alle parallele asimmetriche. E così, da Farfalla di Orzinuovi, era stata soprannominata la Cannibale di Orzinuovi, alludendo al fatto che si era "mangiata" tutte le avversarie.

Vanessa Ferrari nel 2006 - dopo aver affrontato la dolorosa perdita della nonna - era passata dalla categoria juniores a quella senior, ed era stata la prima atleta azzurra della storia ad aggiudicarsi l'oro al mondiale di Aarhus, in Danimarca. Nello stesso anno Vanessa era stata insignita del Collare d'Oro al Merito Sportivo del Coni, e l'anno seguente aveva ricevuto l'onorificenza presidenziale di Cavaliere al Merito della Repubblica. Ad aprile del 2007 Vanessa Ferrari aveva partecipato ai Campionati Europei di Amsterdam - dove si era aggiudicata la medaglia d'oro nel concorso generale individuale - e ai Campionati Mondiali di Stoccarda, qualificanti per le Olimpiadi di Pechino, durante i quali era caduta dalle parallele nella finale a squadre provocandosi una frattura all'osso scafoide del piede, e riuscendo, nonostante tutto, a portare a casa un bronzo. Nel 2008, nella sua prima Olimpiade a Pechino, l'atleta aveva gareggiato con una dolorosa tendinite, a causa della quale non era riuscita a qualificarsi in nessuna specialità. Nel 2010 Vanessa Ferrari era stata protagonista del video di Valerio Scanu Credi in me e aveva poi partecipato al docureality Ginnaste - Vite parallele. Alle Olimpiadi di Londra del 2012 l'atleta si era classificata quarta nel corpo libero con un salto mai eseguito prima, a cui è stato poi dato il suo nome: Il Ferrari. Nel 2016 - dopo aver superato un periodo difficile dovuto alla mononucleosi, che l'aveva distrutta fisicamente - a Rio l'atleta era arrivata quarta nella finale di corpo libero e, terminati i Giochi, si era sottoposta a un intervento per risolvere un problema al tendine d'Achille. Terminate le Olimpiadi di Rio, Vanessa era stata poi operata al tendine di Achille, ma per la campionessa erano seguite altre tendiniti e microfratture, con fasi di recupero e riabilitazione. La campionessa pensava di aver ormai concluso la sua carriera, e aveva iniziato a insegnare la sua disciplina a giovani atlete. Nell'ottobre del 2017 - ai Campionati Mondiali Individuali in Canada - Vanessa si era rotta il tendine di Achille, e aveva subito una nuova operazione, che l'aveva costretta a fermarsi per quasi due anni, per poi tornare a gareggiare nel 2019 con la Coppa del Mondo di Melbourne, dove aveva vinto l'oro nel corpo libero.

Successivamente all’atleta era stata diagnosticata una malattia autoimmune, la tiroidite di Hashimoto, alla quale si erano poi aggiunti anche uno stiramento al polpaccio, un'infiammazione ai tendini del ginocchio e un'operazione a entrambe le caviglie, che l'avevano costretta a una nuova riabilitazione. "Ci sono momenti cupi, dove tutto sembra perduto, dove tutto si vanifica. Cerca il fuoco dentro di te, la voglia di lottare per inseguire i tuoi sogni. Che la mia storia sia di ispirazione per tanti, anche se il racconto non è ancora finito", aveva scritto la campionessa a maggio del 2019 su Instagram.

Vanessa Ferrari da sei anni vive un'intensa storia d'amore con il suo manager Simone Caprioli, 27 anni, al quale si era legata nell'estate del 2015, e con il quale vive a Nave, in provincia di Brescia, insieme ai loro due cani Husky di nome Sneja e Taiga. "ll giorno più bello della mia vita! Vederti realizzare il tuo sogno, dopo tutto quello che hai passato, è davvero indescrivibile. Sei leggenda", aveva scritto su Instagram Simone alla compagna in occasione della vittoria di Vanessa dell'argento a Tokyo. "ll momento in cui, intorno a te, tutto si ferma e il cuore batte forte", erano state, invece, le dolci parole di Simone a Vanessa nel 2016, a corredo di un romantico scatto in cui erano in procinto di baciarsi. La coppia aveva vissuto insieme anche il lockdown, quando la campionessa era risultata positiva al Covid. L'atleta, non avendo manifestato i sintomi del virus, aveva continuato ad allenarsi tra il salotto e il garage di casa, proprio in vista delle Olimpiadi di Tokyo. Simone Caprioli in quell'occasione aveva raccontato a La Repubblica: "In salotto teniamo la trave di un metro e lo staggio delle parallele che le ho costruito, oltre a un tappetone ad aria di tre metri. Quando Vanessa saltava, sfiorava il lampadario, ma comunque è riuscita ad arrangiarsi". L'atleta, dopo aver sconfitto il virus, aveva condiviso su Instagram un video che mostrava il suo ritorno in palestra dopo due settimane di quarantena, a corredo del quale aveva scritto: "Negativa. Finalmente dopo due settimane di quarantena sono libera. Inizia la corsa contro il tempo. Obiettivo Europei di Basilea ad aprile! Solo grazie ai miei allenamenti a casa posso ripartire alla grande". L'atleta, infatti, aveva poi partecipato ai Campionati europei individuali di Basilea, dove aveva vinto la medaglia di bronzo nel corpo libero. Vanessa Ferrari di recente aveva partecipato al Festival dello Sport, organizzato dalla Gazzetta dello Sport a Trento, e aveva condiviso su Instagram una foto in cui mostrava l'argento vinto a Tokyo, a corredo della quale aveva scritto: "Grazie per le emozioni vissute oggi. Abbiamo ripercorso tutte le gioie e i miei successi fino a oggi, ma anche i dolori e le delusioni che mi hanno reso la strada più difficile ma non impossibile, per una carriera che si può definire infinita". L'appuntamento con Vanessa Ferrari è sabato 16 ottobre a Verissimo.

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