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PERSONAGGI
20 maggio 2021

Mahmood, una voce che regala emozioni

Dall'infanzia in periferia ai successi nella musica e al suo ultimo album: a Verissimo la storia di Mahmood

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Mahmood, 28 anni, è stato ospite sabato 22 maggio a Verissimo, e ha ripercorso con Silvia Toffanin le tappe principali della sua straordinaria carriera nella musica, coronata dall'uscita, il prossimo 11 giugno, del suo ultimo album dal titolo Ghettolimpo. Ogni canzone dell'album racconta la storia di un personaggio diverso che, come nei vari livelli di un videogame, si rivela all'ascoltatore brano dopo brano. Il cantante, infatti, ha scelto di trasformare il suo album proprio in un videogioco, disponibile sul sito ufficiale del cantante e diventato già un cult per gli appassionati. Il videogame, infatti, permette di entrare nell’universo del nuovo album e di sbloccare, con ogni livello, un nuovo brano, con un personaggio e contenuti inediti. L'album presenta un universo popolato da dèi dell'Olimpo insieme a svariati personaggi, dove si uniscono le suggestioni tratte dai miti greci con le esperienze di eroi moderni che vivono la loro quotidianità, cercando di superare gli ostacoli in diverse situazioni. Nel Ghettolimpo di Mahmood non troviamo figure onnipotenti appartenenti a un luogo irraggiungibile, ma la descrizione di semplici persone straordinarie che cercano di dare un senso alla propria vita. Il cantante, che nella sua carriera ha ottenuto 15 dischi di platino e 6 dischi d'oro, il 14 maggio aveva pubblicato il brano Klan, ultimo estratto dal nuovo album dopo i singoli Inuyasha, certificato disco d'oro, e Zero, canzone che fa parte della colonna sonora dell'omonima serie, di cui il cantante ha curato anche un episodio come music supervisor. Il brano, scritto da Mahmood e prodotto da Dardust, racconta il mondo crudo della provincia, e le dinamiche di aggregazione di chi vive quasi in simbiosi, come in un branco.

Mahmood, il cui vero nome è Alessandro Mahmoud, è nato a Milano il 12 settembre del 1992. Figlio di Anna Frau, originaria di Orosei, e di Amed, egiziano, è cresciuto a Milano nel quartiere del Gratosoglio. Il nome d'arte Mahmood è un gioco di parole tra il suo cognome e l'espressione inglese "my mood" ("il mio stato d'animo"), che il cantante ha scelto per esprimere la sua storia personale e il suo stato d'animo. Mahmood si definisce un "cantautore moroccan pop", per le influenze della musica araba ascoltata dal padre, e quella di Lucio Battisti. Mahmood, che ha iniziato a studiare canto da piccolo, dopo la separazione dei genitori è cresciuto con la madre. Nonostante le origini paterne, Mahmood non parla arabo, ma parla fluentemente il sardo, ed è molto legato alla cultura e al folclore della terra della madre, che considera la sua seconda casa e fonte di ispirazione per la composizione dei suoi brani.

Mahmood, ospite a Verissimo nel 2019, aveva parlato della sua infanzia e del rapporto speciale con la Sardegna: "La mia è stata un'infanzia molto felice, mia madre non mi ha fatto mancare mai niente; ho sempre studiato e mi sono diplomato. Siamo una famiglia molto numerosa, mamma ha 12 fratelli e ho tanti cugini. Tutte le estati passo le mie vacanze con loro in Sardegna". Parlando del padre, il cantante aveva raccontato a Silvia Toffanin: "Non ho mai sentito tanto la sua mancanza, perché sono stato sempre circondato da tanti parenti e non mi sono mai sentito solo. Ci siamo visti e sentiti nel corso degli anni, ma io sono sempre stato con mamma". Lo scorso marzo la madre del cantante aveva festeggiato il compleanno, e Mahmood le aveva scritto una tenera dedica su Instagram: "Oggi è il tuo primo compleanno che non festeggiamo insieme. Ora sono qui in Sardegna a registrare ma è un po' come stare lì con te. Buon compleanno mamma". Il cantante, dall'età di 15 anni, per un periodo ha studiato privatamente canto con il maestro Gianluca Valenti, da cui ha ricevuto la prima formazione musicale. Mahmood, dopo aver conseguito la maturità linguistica, aveva proseguito i suoi studi nella musica presso il CPM Music Institute-Centro Professione Musica di Milano, dove aveva incontrato Andrea Rodini, suo insegnante e primo manager, e Francesco Fugazza, Elia Pastori e Marcello Grilli, membri della sua band. A Verissimo, Mahmood aveva ripercorso anche i suoi esordi della musica: "Scrivo da quando avevo 18 anni. Dopo il liceo la mattina lavoravo come barista, e il pomeriggio facevo lezione di pianoforte. Lo studio mi è servito tanto, ma ho dovuto fare molti sacrifici per riuscire a ottenere quello che ho oggi". Nel 2012 Mahmood aveva partecipato alla sesta edizione di X Factor nel team di Simona Ventura; il cantante inizialmente era stato scartato dalla conduttrice agli Homevisit, per essere poi ripescato dal televoto e infine eliminato nel corso della terza puntata. In seguito alla sua esperienza nel talent show, il cantante aveva iniziato a scrivere e produrre i propri brani. Nel 2013 Mahmood aveva pubblicato il singolo Fallin' Rain, e nel 2015 aveva vinto il concorso canoro Area Sanremo, aggiudicandosi la partecipazione al Festival di Sanremo del 2016 nella categoria Nuove Proposte, dove si era classificato al quarto posto con il brano Dimentica. Nel 2017 il cantante aveva pubblicato il singolo Pesos, con cui nello stesso anno aveva partecipato al Summer Festival, classificandosi al secondo posto. Parallelamente Mahmood aveva portato avanti anche l'attività di autore per altri artisti, partecipando alla composizione di brani come Nero Bali di Elodie con Michele Bravi e Gué Pequeno, certificato doppio disco di platino, Hola (I Say), Mille Lire e Rivoluzione di Marco Mengoni, contenute nell'album Atlantico, e aveva duettato sempre con Michele Bravi nel brano Presi male, contenuto nella riedizione dell'album del collega dal titolo Anime di Carta. Nello stesso anno il cantante aveva collaborato anche con Fabri Fibra, scrivendo e duettando con lui nella canzone Luna, contenuta nella riedizione dell'album di Fabri Fibra dal titolo Fenomeno. Nel 2018 il cantante aveva collaborato nuovamente con Gué Pequeno, per il quale aveva composto il brano Sobrio in duetto con Elodie, e la canzone Doppio whisky. A settembre dello stesso anno aveva pubblicato il suo primo EP dal titolo Gioventù bruciata, nel quale era contenuto il singolo Uramaki, con il quale aveva partecipato al concorso web Italian Music Festival 15, vincendo il primo premio. A dicembre dello stesso anno Mahmood era stato uno dei due vincitori di Sanremo Giovani, con il brano Gioventù bruciata, grazie al quale aveva vinto anche il Premio della critica Mia Martini. La vittoria di Sanremo Giovani aveva permesso a Mahmood di partecipare al Festival di Sanremo del 2019 con la sua hit Soldi, scritta con Dardust e Charlie Charles. Il cantante, che aveva vinto la kermesse canora, durante la quarta serata dedicata ai duetti, era stato accompagno da Guè Pequeno. A Verissimo, dopo la sua vittoria al Festival di Sanremo, il cantante aveva condiviso le sue emozioni con Silvia Toffanin: "Sono molto felice, è stato tutto inaspettato, ed è una delle cose più belle che mi potesse accadere". A febbraio dello stesso anno Mahmood aveva tenuto il suo primo concerto ufficiale a Milano, in cui aveva presentato alcuni suoi inediti tra cui Sabbie mobili, Remo e Il Nilo nel naviglio, e aveva pubblicato il suo primo album d'inediti intitolato Gioventù bruciata, che aveva debuttato al primo posto in classifica, venendo poi certificato disco d'oro. A marzo dello stesso anno Mahmood era stato ospite della data milanese del tour di Gué Pequeno; per l'occasione i due artisti si erano esibiti nei brani Doppio whisky e Soldi in versione duetto. Mahmood aveva poi collaborato con la cantante Myss Keta, scrivendo e duettando con lei nel brano Fa paura perché è vero, e successivamente aveva collaborato con Sergio Sylvestre per il quale aveva composto il brano Parolacce. Il cantante aveva poi intrapreso il suo Good Vibes Tour, che lo aveva visto impegnato in una serie di concerti in tutta Italia e in Svizzera, e aveva collaborato nuovamente con Charlie Charles e Dardust nel brano Calipso, insieme a Sfera Ebbasta e Fabri Fibra, certificato doppio disco di platino per aver venduto oltre 100 mila copie solo in Italia. Mahmood, in qualità di vincitore del Festival di Sanremo, nel 2019 aveva partecipato a Tel Aviv all'Eurovision Song Contest come rappresentante dell'Italia, con il suo brano Soldi. Il cantante si era classificato al secondo posto, vincendo il Premio Marcel Bezençon per la miglior composizione musicale. A giugno dello stesso anno era stato tra gli ospiti dei SEAT Music Awards all'Arena di Verona, dove aveva cantato la versione spagnola di Soldi accompagnato da Maikel Delacalle, e aveva ricevuto due premi per l'album Gioventù bruciata e per il singolo Soldi, certificati rispettivamente disco d'oro e triplo disco di platino. Mahmood nello stesso anno si era esibito in Svizzera al Montreux Jazz Festival, aprendo la performance della cantante Rita Ora, e con Clementino e Livio Cori era stato ospite della cerimonia di chiusura delle Universiadi allo Stadio San Paolo di Napoli. Sempre nel 2019 aveva pubblicato il singolo Barrio, il cui video era stato girato in Marocco. A novembre dello stesso anno aveva vinto il premio come Best Italian Act agli MTV Europe Music Awards a Siviglia, e aveva collaborato con Marracash al singolo Non sono Marra - La pelle, con Gemitaiz e MadMan in Karate, nel brano 8rosk1 di Tha Supreme, ed era stato anche tra gli autori dei brani L'ultima canzone del mondo di Chiara Galiazzo e Cheyenne di Francesca Michielin. Nel 2020 il cantante aveva pubblicato il singolo Rapide, primo estratto dal secondo album, ed era stato autore del brano Andromeda di Elodie, presentato dalla cantante al Festival di Sanremo. A marzo dello stesso anno Mahmood aveva pubblicato il singolo Eternantena, con la produzione di Muut, scritto e inciso durante il lockdown.

A settembre del 2020 Mahmood aveva cantato con Andrea Bocelli il brano Perfect Symphony nel corso dell'evento di RTL 102.5 Power Hits Estate all'Arena di Verona, e a maggio dello stesso anno aveva presentato l'inedito Moonlight popolare in collaborazione con Massimo Pericolo, e il singolo Dorado, con la partecipazione di Sfera Ebbasta e del colombiano Feid. Nello stesso anno il cantante aveva preso parte a un episodio degli extra della webserie Rajel, incentrato sul tema dell'inclusione. Lo scorso febbraio Mahmood era stato anche tra gli autori dei testi di due canzoni del Festival di Sanremo: Chiamami per nome di Francesca Michielin e Fedez, e Glicine di Noemi.

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