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22 gennaio 2022

Tutte le vite di Alessio Boni

Dalle umili origini fino al successo come attore e all'amore per la compagna e i figli: a Verissimo la storia di Alessio Boni

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Alessio Boni, 55 anni, si racconta a Verissimo, e ripercorre le tappe più importanti della sua vita e della sua carriera, parlando anche dell'amore per la sua compagna Nina Verdelli, 37 anni, e per i loro due figli Lorenzo, di quasi due anni, e Riccardo, nato lo scorso novembre.

Attore di cinema, tv, teatro, Alessio Boni è un artista poliedrico: nella sua carriera trentennale ha interpretato oltre 80 personaggi, e oggi è anche scrittore con Mordere la nebbia, un'autobiografia nella quale ha raccontato la sua vita in cui, attraverso difficoltà e sacrifici, ha scoperto l'amore per la recitazione. "Ho cominciato a farmi domande che non mi ero mai posto. Cosa spero per mio figlio? Che tipo di padre sarò per lui? Come potrò proteggerlo? Da questi interrogativi è nata l'idea del libro, che ho scritto grazie al tempo che il lockdown mi ha regalato. La quarantena, nella sua drammaticità, a me ha fatto due doni; le ore per analizzare il mio percorso, e quelle per vivere accanto a mio figlio Lorenzo minuto per minuto. Nella mia frenetica vita di prima, non sarebbe mai capitato", aveva detto Boni in un'intervista parlando del libro.

Alessio Boni è nato a Sarnico, in provincia di Bergamo, il 4 luglio del 1966. Secondo di tre figli, Alessio ha una famiglia di umili origini; la madre, è casalinga, il padre è un artigiano e piastrellista. L'attore, all’età di 14 anni, aveva affiancato il papà come piastrellista per un breve periodo, lavorando al suo fianco a Villongo, in provincia di Bergamo. Ospite a Verissimo nel 2019, Alessio Boni aveva raccontato la sua adolescenza a Silvia Toffanin: "Mio padre faceva il piastrellista, e anche mio zio e i miei cugini, quindi è stato naturale iniziare così. C'era bisogno di manodopera, ma poi mi sono reso conto che non mi piaceva, era un lavoro molto duro e io sognavo altro. Nello stesso tempo frequentavo Ragioneria alla scuola serale". Parlando del suo rapporto con il padre l'attore aveva dichiarato: "Mio padre e io non abbiamo mai parlato tanto, perché lui lavorava molto, ma mi diceva sempre che volere è potere". Alessio Boni aveva poi prestato servizio nella Polizia di Stato per quindici mesi. L'attore, parlando di quel periodo della sua vita a Verissimo, aveva raccontato: "Avevo fatto domanda per scappare dal mio paese. È stata un'esperienza bestiale, però mi ha aiutato a imparare le regole, la costanza e il rispetto. Guadagnai 12 milioni, ma quel lavoro non faceva per me, avevo in mente altro, e così partii per gli Stati Uniti, ma non per fare l'attore, perchè non ne avevo ancora l'idea". A 20 anni, infatti, Alessio Boni era partito per San Diego, dove per mantenersi aveva svolto vari lavori, dal cameriere al pizzaiolo, dal distributore di giornali al baby-sitter: "Io avrei voluto fare lo psicologo ma avevo una tenacia mostruosa. Qualsiasi lavoro se lo fai con onestà è all'altezza della tua personalità", aveva raccontato l'attore a Silvia Toffanin. Alessio Boni, rientrato in Italia, dopo aver lavorato come animatore per un villaggio turistico, nel 1988 aveva debuttato a Roma come attore tatrale e di fotoromanzi. Nel 1992 si era diplomato all'Accademia nazionale d'arte drammatica Silvio D'Amico, con un saggio d'esame tratto dall'Amleto di William Shakespeare. Di quel periodo racconta nel libro: "Allora mi mettevo la matita tra i denti per migliorare la dizione, ci ho impiegato un paio d'anni". Nel 1992 Alessio Boni aveva esordito al cinema nel film Dove siete? Io sono qui, e nel 1993 aveva recitato nel film per la tv Gioco perverso. Nel 1995 l'attore era tornato a teatro con le commedie Sogno di una notte di mezza estate e L'avaro di Molière. Tra il 1995 e il 1997 Alessio aveva recitato al cinema nei film Il mago e Arrivano gli italiani, e in tv nel film Dopo la tempesta, e nelle miniserie Il conto Montecristo, Un prete tra noi, La donna del treno, Mai con i quadri e Pepe Carvalho. Alessio Boni aveva raggiunto la popolarità nel 2000, prendendo parte alla terza e quarta stagione della fiction Incantesimo, nel ruolo del chirurgo Marco Oberon, ma la grande svolta nella sua carriera di attore era arrivata nel 2003, quando Alessio Boni aveva recitato nel film La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana, con Luigi Lo Cascio e Fabrizio Gifuni, suoi grandi amici. Grazie a questa interpretazione l'attore nel 2004 aveva vinto il Nastro d'argento come miglior attore protagonista. Nello stesso anno Alessio Boni aveva interpretato Heathcliff, il protagonista della miniserie tv Cime tempestose, tratta dall'omonimo romanzo. Negli anni seguenti l'attore era tornato a lavorare con il regista Marco Tullio Giodana nei film Quando sei nato non puoi più nasconderti, che gli era valso un Globo d'oro come miglior attore rivelazione, e Sanguepazzo. Nel 2005 l'attore aveva recitato nel film La bestia nel cuore, diretto da Cristina Comencini, che era stato candidato all'Oscar come miglior film straniero, mentre nel 2006 si era aggiudicato nuovamente il Globo d'oro come miglior attore per il film Arrivederci amore, ciao di Michele Soavi. Nello stesso anno aveva recitato nel film Viaggio segreto. Nel 2007 Alessio Boni aveva interpretato il personaggio del principe Andrej Bolkonskij nella miniserie tv Guerra e pace, tratta dall'omonimo romanzo di Lev Tolstoj, ed era stato protagonista anche della serie Caravaggio. Nel 2008 e 2009 Alessio Boni aveva recitato nelle serie tv Rebecca, la prima moglie e Puccini, realizzata nell'anno del 150º anniversario della nascita del grande compositore lucchese. Nello stesso anno l'attore aveva ricoperto il ruolo di Adriano Ventoni nella seconda stagione di Tutti pazzi per amore, per recitare poi nel cortometraggio Come un soffio, al fianco di Valeria Golino, che era stato presentato alla Mostra del cinema di Venezia. Nel 2010 Alessio Boni aveva interpretato il ruolo di un sergente dell'Interpol nel film The Tourist, e nel 2012 aveva recitato nella la fiction Walter Chiari - Fino all'ultima risata, dove aveva interpretato il celebre attore comico. L'anno successivo aveva recitato in Francia nella serie televisiva Il ritorno di Ulisse (Odysseus), coproduzione internazionale nella quale l'attore aveva vestito i panni del mitologico eroe omerico. Alessio Boni nel 2013 aveva recitato nel film Maldamore, con Claudia Gerini, Luca Zingaretti, Ambra Angiolini e Luisa Ranieri, e nel film Fuori Mira. Nel 2014 aveva interpretato l'ingegnere Giorgio Venuti nella miniserie tv Gli anni spezzati. Nel 2015 l'attore aveva partecipato al Festival dei due Mondi di Spoleto con l'opera teatrale I Duellanti, adattamento dall'omonimo romanzo di Joseph Conrad, di cui era stato anche regista con Roberto Aldorasi. Tra il 2015 e il 2020 Alessio Boni aveva recitato in numerosi film di successo, tra i quali In un posto bellissimo, La ragazza nella nebbia, Agadah, Respiri, Tutte le mie notti, Non sono un assassino, Preludio e Calibro 9, e in varie serie televisive, tra le quali Di padre in figlia, La strada di casa, Il nome della rosa, Enrico Piaggio - Un sogno italiano, e nel docu-drama Giorgio Ambrosoli - Il prezzo del coraggio, dove aveva vestito i panni del famoso avvocato.

Nella sua carriera Alessio Boni ha ricevuto numerosi premi e prestigiosi riconoscimenti come attore. Oltre al Nastro d'argento e al Globo d'oro, è stato premiato con una Grolla d'oro nel 2004, anno in cui era stato insignito anche del Premio Personalità Europea. Alessio Boni è impegnato anche nel sociale; da anni sostiene l'organizzazione Medici Senza Frontiere, è testimonial del CESVI, e dal 2005 al 2012 è stato Goodwill Ambassador di UNICEF Italia. Nel 2015, Alessio Boni aveva conosciuto la compagna Nina Verdelli, giornalista, figlia d'arte di Carlo Verdelli e Cipriana Dall'Orto, con la quale il 23 marzo del 2020 aveva accolto il suo primogenito Lorenzo che a novembre del 2021 è diventato fratello maggiore di Riccardo, secondogenito della coppia. Alessio Boni, ospite a Verissimo ad aprile 2021, parlando della paternità aveva detto: "La nascita di un figlio è come aprire la porta della Cappella Sistina. Non voglio sembrare patetico, ma mi ha colpito molto la paternità. Non voglio perdermi nemmeno un istante delle sue variazioni".

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