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Lo sfogo
24 giugno 2021

Britney Spears rompe il silenzio: “Non sono felice, voglio indietro la mia vita”

Dopo anni di silenzio, la popstar ha parlato in tribunale: "Non posso nemmeno togliere la spirale per avere un figlio"

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Britney Spears rompe il silenzio: “Non sono felice, voglio indietro la mia vita”

Uno sfogo - più che una deposizione - lungo 20 minuti, in cui Britney Spears, dopo anni di silenzio, ha raccontato al giudice la sua versione dei fatti riguardo la tutela legale che suo padre Jamie Spears esercita su di lei dal 2008, anno del grave crollo nervoso della cantante. Spears ha rivelato aspetti molti privati e ha amesso di non essere felice. "Ho detto al mondo intero che sto bene e sono felice. È una bugia. Pensavo che dicendolo forse sarei diventata felice. Ero sotto shock", ha affermato, come riporta Variety. "Volete la verità? Non sono felice. Non riesco a dormire. Sono arrabbiata e depressa. Piango ogni giorno", ha detto Spears, confermando con le sue dichiarazioni quanto sostenuto da anni dai suoi fan del movimento #FreeBritney, che ha raccolto diverse adesioni anche di personaggi famosi (tra i quali compare anche Chiara Ferragni). "Lavoravo sette giorni su sette, niente giorni liberi", ha detto e ha paragonato il controllo esercitato dal padre al "traffico sessuale". "In California l’unica cosa simile è chiamata traffico sessuale. Far lavorare qualcuno contro la volontà, togliergli tutto - carte di credito, soldi, telefono, documenti -, e metterlo in una casa sotto il controllo di altre persone... Vivevano tutti con me, le infermiere, la security 24 ore su 24. Mi guardavano mentre mi cambiavo ogni giorno, nuda, mattino pranzo e sera. Non avevo privacy", ha affermato. Spears ha ammesso anche di essersi sentita "ubriaca e impaurita" a causa di alcune medicine che le sono state somministrate, in particolare ha fatto riferimento al litio che le sarebbe stato somministrato contro la sua volontà. E di essere stata "obbligata" ad andare in tour nel 2018. Inoltre ha rivelato dei dettagli molto intimi come il fatto di non poter togliere la spirale. "Ho una spirale per non restare incinta. Volevo toglierla, per poter provare ad avere un figlio, ma non mi fanno andare dal medico a toglierla perché non vogliono che abbia altri figli", ha affermato la cantante. Infine lo sfogo: "Ho lavorato per tutta la vita. Merito di avere una vita, sono stanca di sentirmi sola".

Britney Spears rompe il silenzio: “Non sono felice, voglio indietro la mia vita”
Un poster dalla manifestazione #FreeBritney davanti al tribunale di Los Angeles

Britney Spears si era rivolta a un tribunale per chiedere un nuovo tutore legale al posto di suo padre. L'uomo controlla la carriera, la vita privata e le finanze dell'artista ormai da 12 anni. Il 18 agosto 2020, la popstar ha depositato un documento presso la Corte Superiore della California nel quale dichiara di essere "decisamente contraria al ritorno di James Spears come suo tutore". Il padre detiene da 12 anni la convervatorship che, oltre al controllo delle sue finanze, impedisce alla popstar scelte come votare, sposarsi, avere figli, assumere avvocati, trasferirsi, ma le vieta anche azioni quotidiane come usare uno smartphone senza essere monitorata, andare a fare shopping o andare in giro da sola.

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