L'intervista
Alex Schwazer: "Voglio andare alle prossime Olimpiadi"
Il marciatore si è raccontato sabato 13 marzo a Verissimo
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Lo sportivo ha anche parlato del suo stato d'animo dopo la squalifica per doping nel 2016: “Ho aspettato così tanto questo momento che non me ne sono ancora reso pienamente conto. Nelle prossime settimane ripenserò a quello che è successo in questi anni. Quando è iniziata questa cosa non avevamo certezze che saremmo riusciti a dimostrare la mia innocenza e non sapevamo quando questo sarebbe potuto accadere”.
In merito al fatto che le provette siano state alterate, ha detto: “Ho un’idea su chi possa essere stato però bisogna saperlo dimostrare. Se sapessi i nomi li avrei già detti tempo fa nelle dovute sedi”. Ai microfoni del talk show, Schwazer non ha dubbi sul fatto di ritenersi una vittima di un complotto: “Sicuramente è così. È stato un complotto nei miei confronti”.
Quattro anni e mezzo emotivamente molto difficili, fatti di sconforto ma anche di voglia di voler smascherare un’ingiustizia: “Ci sono stati degli alti e bassi. Il mio mondo, quello dello sport, mi ha fatto stare male. Non ho avuto nessun crollo psicologico perché sapevo di essere innocente. Dentro di me ho sempre avuto la speranza di fare chiarezza”.