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INTERVISTA ESCLUSIVA
24 maggio 2022

La viceministra ucraina: "Trattativa solo con il Paese integro"

A Quarta Repubblica, l'intervista a Emine Dzhaparova sulle trattative dopo tre mesi di guerra in Ucraina

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"Dopo novanta giorni ancora abbiamo i missili russi che colpiscono il Paese e la gente muore. Secondo i sondaggi, il 93% della popolazione crede nella vittoria e chi parla di negoziati non sa cosa vuol dire Federazione Russa". Con queste parole, la viceministra degli Esteri Ucraina Emine Dzhaparova spiega a Quarta Repubblica il perimetro dei negoziati con la Russia e il punto di partenza per trovare un accordo che ponga fine alle ostilità.

Emine Dzhaparova a Quarta Repubblica: "La Russia non sembra interessata alla pace"

"La Federazione Russa non è riuscita a realizzare il suo obiettivo di politica estera, e cioè conquistare l'Ucraina entro tre giorni. La propaganda russa afferma che tutto sta andando secondo i piani, ma non è vero", spiega la viceministra, dichiarando l'apertura dell'Ucraina nel riuscire a trovare un accordo: "I primi negoziati risalgono a febbraio. Noi siamo aperti a un negoziato ma la Russia non sembra interessata alla pace. E allora che accordo si può raggiungere? Se qualcuno pensa che la pace si possa realizzare facendo morire il mio Paese, assolutamente no. C'è una cosa sacra e non riguarda l'Ucraina, ma qualunque Stato, parliamo dell'integrità e della sovranità territoriale. Queste non sono cose negoziabili. La Russia vuole il mio Paese".

Emine Dzhaparova a Quarta Repubblica: "Con Hitler, c'è un parallelo molto evidente nella storia"

Per Dzhaparova è fondamentale che la Russia riconosca l'integrità dello Stato Ucraina: "Il mio Paese non è soltanto un Paese diviso dall’occupazione iniziata il 24 febbraio. L’Ucraina è uno Stato riconosciuto con i suoi confini internazionali. Nel 2014 è stato il primo momento in cui la Russia aveva violato i nostri confini. L’errore più grave è stata che trattando e negoziando si potesse arrivare alla pace, ma quando l’aggressione russa non si è fermata è diventata più grande, e questo succede sempre. C’è un parallelo nella storia molto evidente, quando Hitler scelse l’Austria e poi scoppiò la seconda guerra mondiale". TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SU MEDIASET INFINITY MAGAZINE

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