Euro-Juve: la cavalcata del 1996

Dopo la vittoria del 23° scudetto, il 22 maggio 1996 a Roma la Juventus torna sul tetto d'Europa sconfiggendo l'Ajax 4-2 ai rigori. I bianconeri alzano così il trofeo a undici anni di distanza, dopo la vittoria del 1985 oscurata dalla tragedia dell’Heysel. È il coronamento di un periodo d’oro per la squadra di Lippi, che disputerà 55 gare consecutive in competizioni UEFA tra il 1994 e il 1999 senza essere mai eliminata, approdando per tre anni di fila in finale di Champions League. Marcello Lippi, arrivato a Torino nella stagione 1994/95, costruì i successi della squadra intorno a uno zoccolo duro formato da Angelo Peruzzi, Didier Deschamps, Antonio Conte e Ciro Ferrara, illuminato dal talento dei suoi campioni Vialli, Ravanelli e dalla giovane luce di Alessandro Del Piero. Dopo le formidabili campagne del Milan di Sacchi prima e Capello poi, la Juventus eredita proprio dai rossoneri il ruolo di massima rappresentante del calcio italiano in Europa. I bianconeri si impongono proprio contro l’Ajax che l’anno prima aveva messo il lucchetto al ciclo milanista nella finale di Vienna. Rispetto al suo predecessore Trapattoni, Lippi propone una filosofia di gioco completamente diversa con una proposta decisamente più votata alla fase offensiva. Dalla prima stagione, il modulo di gioco prescelto è il 4-3-3, con i tre attaccanti che, sacrificandosi parecchio in fase difensiva, garantiscono l'equilibrio tattico necessario alla squadra. Il percorso della Juventus inizia in discesa: Vialli e compagni dominano il girone C con Borussia Dortmund, Steaua Bucarest e Glasgow Rangers senza grossi problemi, ottenendo 13 punti e il primo posto. Ai quarti di finale la musica cambia: di fronte c’è il Real Madrid, guidato dal giovane talento Raúl. Dopo la sconfitta per 1-0 al Santiago Bernabeu, Del Piero e Padovano saccheggiano la Casa Blanca al ritorno, lanciando la Juve verso la semifinale. C’è la sorpresa Nantes come ultimo ostacolo sulla strada che porta a Roma: il 2-0 nella prima partita mette al sicuro la qualificazione e il ko al ritorno per 3-2 non fa male. La serata dell’Olimpico è magica, la Juve parte molto forte e passa in vantaggio poco prima del quarto d’ora di gioco con un diagonale di Ravanelli da posizione quasi impossibile. Alla fine del primo tempo Litmanen pareggia i conti, la partita si fa intensa ma nessuno la sblocca fino ai calci di rigore: l’Ajax sbaglia con Davids e Silloy, i bianconeri ne segnano quattro su quattro e Vialli può alzare la Champions League al cielo della capitale. Mediaset torna ad essere la casa della Champions League fino al 2024. Per la prima volta, si potranno vedere online su Mediaset Infinity 104 partite di UEFA Champions League a stagione. Gli incontri saranno disponibili su tutti i device: smart tv, tablet, Pc e cellulari. Altre 17 partite gratuite saranno visibili su Canale 5 (anche in streaming) per un totale di 121 partite a stagione, finale compresa. Il sogno delle quattro italiane Inter, Milan, Juventus e Atalanta è la finale di San Pietroburgo del 28 maggio 2022. E il prezzo dell’abbonamento non cambia: pur con l’aggiunta della UEFA Champions League il cliente di Mediaset Infinity continuerà a pagare solo 7,99 euro al mese.